MUSICA IN SALOTTO Sala della Musica, via Barbieri, 23 con la gentile collaborazione della sig.ra Margherita Scarmoncin Domenica 22 ottobre 2017, ore 17.30 TRIO VENETO Enzo Ligresti,violino; Marco Dalsass,violoncello; Gabriele Maria Vianello Mirabello, pianoforte “Le donne compositrici” Questo programma vuole valorizzare due figure importanti del romanticismo europeo: Fanny Mendelssohn e Clara Schumann. Interessante la giustapposizione del compositore Felix Mendelssohn, fratello di Fanny, al fine di una corretta contestualizzazione storica e musicale. FANNY CECILE HENSEL MENDELSSOHN (1805-1847) Trio Op 11 in Re min. CLARA JOSEPHINE WIECK SCHUMANN (1819-1896) Trio in sol min. Op. 17 FELIX MENDELSSOHN BERTHOLDY (1809-1847) Trio in Re minore op. 49 ENZO LIGRESTI si è diplomato nel 1989 al Conservatorio "Benedetto Marcello" di Venezia sotto la guida di Aldo Nardo con il massimo dei voti. Nel 1991 ha conseguito presso l'Accademia Internazionale Superiore di Musica di Biella, il relativo diploma sotto la guida di Corrado Romano con esito di "Eccellente con menzione speciale". Successivamente sempre con Corrado Romano ha frequentato il Conservatorio di Ginevra e nel 1994 si aggiudica il Primo Premio di "Virtuosité" con menzione speciale. Si perfeziona inoltre con Giuliano Carmignola e ha frequentato l'Accademia "Stauffer" di Cremona con Salvatore Accardo. Premiato in numerosi concorsi nazionali ed internazionali, ha effettuato diverse registrazioni discografiche, collaborando anche con il Maestro Aldo Ciccolini, alcune delle quali prime registrazioni mondiali. E' docente di violino presso il Conservatorio di Musica " Arrigo Pedrollo" di Vicenza. Svolge intensa attività concertistica come solista e in formazioni cameristiche (Duo-Trio e Quartetto) sempre con grande consenso di pubblico e stampa. Collabora abitualmente con i "Solisti Veneti", anche in ruoli solistici. MARCO DALSASS : Si forma con Enrico Egano, Antonio Janigro e Rocco Filippini poi consegue il diploma di Eccelleza con Antonio Meneses all’Accademia Internazionale di Biella. Nel '90 ottiene il premio per la miglior interpretazione di Ciaccona, Intermezzo e Adagio di Luigi Dallapiccola al Concorso Internazionale “G.Cassadò” di Firenze. Ospite a Salle Pleyel di Parigi, Avery Fisher Hall di New York, Ravinia Festival di Chicago, Festival di Salisburgo, Tanglewood – Boston, Teatro Teresa Carreno di Caracas, Scala di Milano. Nel '93 ottiene un importante riconoscimento in trio d’archi dall’Università di Bloomington per volere del M° Franco Gulli. Dal '95 tiene il Master di Violoncello al Festival Internazionale di Monte San Savino. … Ha suonato da solista con Mario Brunello, Sigiswald Kujiken, Chiara Banchini, Kristian Schneider. La sua produzione discografica spazia dal violoncello barocco alla musica contemporanea, “Sei Sonate di Antonio Caldara per violoncello e continuo”, "XII Preludi per violoncello" di Mirco De Stefani, "Cassadó, Reger e Dallapiccola per violoncello”, “Trii di Mendelssohn e Shostakovich”. GABRIELE MARIA VIANELLO "... pianismo nitido, solido e, quel che più conta, estremamente colorato... il contributo alla nostra Arte di un giovane dotato come lo è Gabriele Vianello rappresenta una vera benedizione." Così Aldo Ciccolini nel 1997. L’approccio al pianoforte avviene a sei anni con il padre, il pianista Giorgio Vianello, e a undici debutta in Germania nella Sala Grande dell’Università di Mühlhacker. Ancora sedicenne, la sua esecuzione della celebre Rapsodia su un Tema di Paganini di Rachmaninov con l’Orchestra della Hochschule, a Graz, in Austria, ottiene un ”successo memorabile”.Al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia, nel 1984, consegue il diploma con lode e menzione d’onore sotto la guida del M. Eugenio Bagnoli, che fu il pianista dei violinisti H.Szeryng, Y.Menuhin, D.Oistrakh, U.Ughi. "Le sue doti di grande musicalità, sensibilità ed intelligenza, insieme alla sua seria preparazione tecnico - musicale, gli consentono di affrontare il repertorio pianistico con grande sicurezza, raggiungendo risultati di alto livello. Sono certa che il suo talento merita il più grande successo nella carriera pianistica". - Fiesole, giugno 1991, Maria Tipo, al termine dei tre anni di corso di alto perfezionamento frequentato. Risulta vincitore di numerosi premi in concorsi pianistici nazionali ed internazionali ed è ospite di importanti associazioni concertistiche e Festivals sia come solista sia come camerista. E’ titolare di una cattedra di pianoforte al Conservatorio di Venezia. |
XXXIIª STAGIONE CONCERTISTICA 2017-2018 PROGRAMMA SINTETICO IN ORDINE CRONOLOGICO VENERDÌ 20 OTTOBRE 2017 ore 20.45 TEATRO REMONDINI PIETRO DE MARIA, pianoforte : musiche di Chopin, Liszt, Schumann, Ligeti DOMENICA 22 OTTOBRE 2017, ore 17.30 SALA DELLA MUSICA via Barbieri, 23 TRIO VENETO: Enzo Ligresti,violino; Marco Dalsass,violoncello; Gabriele M.Vianello Mirabello, pianoforte: “Donne compositrici”: musiche di Fanny Mendelssohn, Clara Schumann, Felix Mendelssohn VENERDÌ 10 NOVEMBRE 2017 ore 20.45 TEATRO REMONDINI QUARTETTO K: Stefano Martini, violino; Matteo Salerno, flauto; Egidio Collini, chitarra; Fabio Gaddoni, contrabbasso:"San Pietroburgo Express" : Viaggio sentimental-musicale nel cuore dell’Europa SABATO 11 NOVEMBRE CAPPELLA MARES di Ca' Erizzo-Luca ore 16.30 Ciclo “Le Sonate per pianoforte di Mozart”, conferenza introduttiva di MASSIMO SOMENZI Ore 17.30: FABIO GRASSO, pianoforte: “Le Sonate per pianoforte di Mozart”: Sonate KV 280 - 533/494 - 283 - 311 DOMENICA 26 NOVEMBRE 2017 , ore 17.30 CAPPELLA MARES di Ca' Erizzo-Luca Ciclo “Le Sonate per pianoforte di Mozart": ANNA BARUTTI, pianoforte: Sonate KV 282 -332-330-310 SABATO 9 DICEMBRE 2017 , ore 17.30 CAPPELLA MARES di Ca' Erizzo-Luca Ciclo “Le Sonate per pianoforte di Mozart": MARIA PERROTTA, pianoforte: Sonate KV 570-281 - KV 475 - KV 457 DOMENICA 10 DICEMBRE 2017 , ore 17.30 CAPPELLA MARES di Ca' Erizzo-Luca Ciclo “Le Sonate per pianoforte di Mozart": ISABELLA LO PORTO con LEONARDO VERONA, EMMA PESTUGIA, LORENZO PADRIN, pianoforte: Sonate KV 521-358-381 per pianoforte a 4 mani; MASSIMO SOMENZI con SANDRO MANARIN, LORENZO VISENTIN: Sonate KV 19 - 497 per pianoforte a 4 mani GIOVEDÌ 14 DICEMBRE 2017 ore 20.45 TEATRO REMONDINI DUO PIANISTICO TERESA TREVISAN - FLAVIO ZACCARIA: musiche di J. S. Bach, F. Busoni, M. Reger SABATO 16 DICEMBRE 2017 , ore 17.30 CAPPELLA MARES di Ca' Erizzo-Luca Ciclo “Le Sonate per pianoforte di Mozart": MASSIMO SOMENZI con MAYA OGANYAN: Sonate KV 545 -284- 400 -312 -331 DOMENICA 17 DICEMBRE 2017 , ore 17.30 CAPPELLA MARES di Ca' Erizzo-Luca Ciclo “Le Sonate per pianoforte di Mozart": GABRIELE M.VIANELLO: Sonate KV 279 - 576 - 309 - 333 GIOVEDÌ 18 GENNAIO 2018 ore 20.45 TEATRO REMONDINI TRIO CLASSICO: LAURA BORTOLOTTO, violino; VITA PETERLIN, violoncello, GIACOMO DALLA LIBERA, pianoforte : musiche di F. J. Haydn, F. Schubert, Felix Mendelssohn DOMENICA 21 GENNAIO 2018, ore 17.30 SALA DELLA MUSICA, via Barbieri, 23 DANIELA DONAGGIO, soprano; SARA BARDINO, mezzosoprano, ALESSANDRO COLOMBO, basso; NATALIA KUKLEVA, pianoforte: romanze di Glinka, Rimski-Korsakov, Rakhmaninov,Medtner, Sviridov... VENERDÌ 9 FEBBRAIO 2018 ore 20.45 TEATRO REMONDINI ORCHESTRA "G. ZARLINO" DI CHIOGGIA; direttore PIETRO PERINI: musiche di Vivaldi, Bach, Mendelssohn, Janáček. DOMENICA 18 FEBBRAIO 2018, ore 17.30 SALA DELLA MUSICA via Barbieri, 23 ELENA CÀSOLI, chitarra : musiche di Villa-Lobos, Llobet, Einaudi, Takemitsu, Giuliani DOMENICA 4 MARZO 2018, ore 17.30 LIBRERIA PALAZZO ROBERTI, Sala degli Affreschi: RASSEGNA “GIOVANI PROMESSE”: FRANCIS CAMILLERI pianoforte: musiche di Schumann, Liszt, Debussy DOMENICA 11 MARZO 2018, ore 17.30 LIBRERIA PALAZZO ROBERTI, Sala degli Affreschi: RASSEGNA “GIOVANI PROMESSE”: SESTETTO DI STRUMENTI A FIATO E PIANOFORTE : Marta Frigo, flauto traverso; Riccardo Folador, oboe; Dario Marangon, clarinetto; Lucrecia Fernandez, fagotto; Mattia Marangon, corno; Massimo Zulpo, pianoforte: musiche di Thuille, Ibert, Poulenc. VENERDÌ 16 MARZO 2018, CHIESA DI SAN FRANCESCO, ore 20.45: CONCERTO STRAORDINARIO per il periodo della Pasqua: ORCHESTRA E CORO SCHOLA S.ROCCO DI VICENZA; Direttore FRANCESCO ERLE: musiche di A. Lotti, J. S. Bach DOMENICA 25 MARZO 2018, ore17.30 LIBRERIA PALAZZO ROBERTI, Sala degli Affreschi: RASSEGNA “GIOVANI PROMESSE”: QUARTETTO MOODY: Mattia Tonon, Ilaria Zanella, violini; Lucia Zigoni viola; Erica Scapin, cello: musiche di Mozart, Schubert, Puccini, Webern, Verdi, Bizet. DOMENICA 8 APRILE 2018, ore 17.30 SALA DELLA MUSICA via Barbieri, 23 ALTOCONTRALTOTRIO: EUGENIA ZUIN, contralto; GIULIO BARALDI, viola; CRISTIANO ZANELLATO, pianoforte: "Est ed Ovest nella musica vocale da camera tra ‘800 e ‘900"; canzoni e romanze di Berlioz, Hadjidakis, Bachelet, Borodin,... VENERDÌ 20 APRILE 2018 ore 20.45 TEATRO REMONDINI CLAUDIA MARCHI, mezzosoprano; QUARTETTO DI SASSOFONI DELLE MARCHE: Simone Ragni sax soprano e contralto; Carlo Colocci, sax contralto; Marco Fratini sax tenore; Gianluca Scarlatti, sax baritono; Carmine D’Alena percussioni: "Momento Latino": musiche di A. Romero, A. Piazzolla, H. Villa-Lobos ecc. |
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Teatro Remondini, ore 20.45 Venerdì 20 ottobre 2017 PIETRO DE MARIA, pianoforte FRYDERYK CHOPIN (1810-1849) 3 Mazurche ROBERT SCHUMANN (1810-1856) Carnaval op. 9 GYÖRGY LIGETI (1923-2006) 3 Studi FERENC LISZT (1811-1886) Vals -Caprice n. 6 in la minore Sonetto 104 del Petrarca - La Campanella, PIETRO DE MARIA. Dopo aver vinto il Premio della Critica al Concorso Čaikovsky di Mosca nel 1990, Pietro De Maria ha ricevuto il Primo Premio al Concorso Internazionale Dino Ciani - Teatro alla Scala di Milano (1990) e al Géza Anda di Zurigo (1994). Nel 1997 gli è stato assegnato il Premio Mendelssohn ad Amburgo. La sua intensa attività concertistica lo vede solista con prestigiose orchestre e con direttori quali Roberto Abbado, Gary Bertini, Myung-Whun Chung, Vladimir Fedoseyev, Daniele Gatti, Alan Gilbert, Eliahu Inbal, Marek Janowski, Ton Koopman, Michele Mariotti, Ingo Metzmacher, Gianandrea Noseda, Corrado Rovaris, Yutaka Sado, Sándor Végh, Jonathan Webb. Nato a Venezia nel 1967, De Maria ha iniziato lo studio del pianoforte con Giorgio Vianello e si è diplomato sotto la guida di Gino Gorini al Conservatorio della sua città, perfezionandosi successivamente con Maria Tipo al Conservatorio di Ginevra, dove ha conseguito nel 1988 il Premier Prix de Virtuosité con distinzione. Il suo repertorio spazia da Bach a Ligeti ed è il primo pianista italiano ad aver eseguito pubblicamente l’integrale delle opere di Chopin in sei concerti. Recentemente ha realizzato un progetto bachiano, eseguendo i due libri del Clavicembalo ben temperato e le Variazioni Goldberg. Ha registrato l’integrale delle opere di Chopin, il Clavicembalo ben temperato e le Variazioni Goldberg per DECCA, ricevendo importanti riconoscimenti dalla critica specializzata, tra cui Diapason, International Piano, MusicWeb-International e Pianiste. Pietro De Maria insegna al Mozarteum di Salisburgo, alla Scuola di Musica di Fiesole e all’Accademia di Musica di Pinerolo. www.pietrodemaria.com |
Venerdì 20 Ottobre 2017 00:00 |
Intervista al M°De Maria per gli Amici della Musica "Giorgio Vianello" di Bassano del Grappa - Lei ha un legame di vecchia data con il M° Giorgio Vianello cui l’associazione degli Amici della Musica di Bassano è dedicata. Quale ricordo ha del Maestro? I ricordi sono tanti e bellissimi, non solo nella veste di Maestro appassionato ed attento ma anche a livello umano. Ho trascorso a Bassano diverso tempo per la preparazione a concerti e concorsi, andavo a casa sua ed i ritmi di lezione erano intensi. L’ho conosciuto da vicino amava trascorrere del tempo con gli amici, conversare, apprezzava la buona tavola. Grazie a lui ho avuto la fortuna di arricchirmi attraverso la musica da camera, cosa che allora era vista con sospetto, teneva dei corsi assieme ad altri maestri come Vernikov e Bogino in Toscana d’estate. Io ho partecipato ai corsi in diverse formazioni cameristiche e ritengo che questo sia importante per poter essere un musicista completo, ho suonato e studiato anche assieme a Sebastiano e Gabriele Vianello. -Lei ha registrato ed interpretato in concerto lì integrale della musica per pianoforte di Chopin. Quale pensa che sia l’aspetto più interessante di questo autore? E’ difficile isolare un singolo aspetto, il privilegio di scandagliare la sua opera dimostra che c’è molto di più di quello che è definito come ”poeta del pianoforte”per la presenza di una sapienza costruttiva sulla forma, sul contrappunto. Sicuramente Chopin è il più barocco tra i romantici, presentando diversi punti in comune con i compositori barocchi come l’uso dell’ornamentazione. Inoltre Chopin suonava il pianoforte sfruttando gli armonici di ogni nota e la disposizione armonica delle voci permette alla voce principale di risaltare con forza e spessore inauditi. Anche la ricchezza del suono di Chopin è dimostrata dal fatto che sono presenti nella sua opera contrasti, drammaticità e forza epica, al contrario del clichè che lo dipinge come tisico e malaticcio. La musica di Chopin non è solo delicatezza, è gioia di vivere, ad esempio nelle Mazurche si può notare questo aspetto. - Le Mazurche rappresentano una costante in tutta l’opera di Chopin, quali sono secondo il suo parere gli aspetti più particolari di queste composizioni? Oltre alle Mazurche anche composizioni come le Polacche sono interessanti nella musica di Chopin.Ci sono anche altre danza polacche nascoste in queste composizioni: una è Oberec e l’altra è Kuyawiak, le differenze di spirito di queste danze producono anche degli andamenti diversi, questo è il motivo per il quale nei programmi presentati in concerto sono scelte Mazurche da Opere sparse con differenti sfumature. Le ultime Mazurche scritte da Chopin hanno dei passaggi dal cromatismo wagneriano, anche il contrappunto è molto utilizzato nelle Mazurche, l’armonia è molto sapiente e presenta talvolta anche intervalli come quello di quarta aumentata dovuti a stilemi di musica popolare che riescono ad unire il sacro al profano. -Lei ha inciso importanti opere di Bach, quale spetto lo accomuna a Chopin? Bach è stato un autore di cui ho sentito il bisogno dopo Chopin. Lo stesso Chopin aveva una conoscenza molto approfondita del Clavicembalo ben temperato di Bach, lo dimostra anche il primo Studio dell’Op 10 che ha notevoli somiglianze con il primo preludio del primo libro del Clavicembalo ben temperato, anche lo studio sul contrappunto è stato approfondito da Chopin attraverso lo studio della musica di Bach che lui stesso suonava prima dei suoi concerti (è nota la paura di Chopin nel suonare in pubblico), anche sull’ornamentazione Bach è stato un esempio. - Oltre a Chopin i programmi che presenta al pubblico propongono autori come Schumann e Liszt, quale composizione di questi autori sente essere più vicina alla sua indole musicale? Non sento più vicina una composizione di un autore piuttosto che un’altra,cerco di dare un senso ai programmi che presento ed in cui mi sento a mio agio, sono opere diverse ma che mi piacciono tutte ugualmente. Schumann nel suo Carnaval scrive un brano intitolato Chopin, fu uno tra i primi ad apprezzarlo nelle Variazioni Op 2, eppure Chopin non fu altrettanto generoso nei suoi confronti, come la sua generazione non capiva la genialità dell’opera di Schumann. Ma anche Schumann rimase sconcertato dal Finale della Sonata di Chopin Op 35 e dalla Mazurca Op 30n 4 per l’utilizzo armonico delle quinte parallele, proibite dai canoni armonici classici e quindi considerate audaci. Il Liszt che propongo in questo programma agli Amici della Musica è quello delle trascrizioni, dai Valzer di Schubert,e nel Sonetto innovativo rispetto alla prima versione per voce e pianoforte e la celebre “campanella” da Paganini. - Lei di recente è stato in giuria al Concorso pianistico internazionale Busoni di Bolzano, quali sono le caratteristiche che ha notato nei giovani pianisti che si affacciano al concertismo? Si dice che i giovani di oggi abbiano una tecnica agguerrita e siano freddi ma nei concorsi spesso si vede oltre alla grande tecnica il non rispetto del testo musicale, alcuni di loro sono pedanti e limitati nella forza espressiva e possono risultare freddi, altri si prendono molte libertà che andrebbero prese nella giusta misura. L’interpretazione deve essere fatta sempre, a dimostrazione di ciò un Saggio di Kundera dal titolo “I testamenti traditi” analizza ad un certo punto la musica di Janacek, in realtà l’interpretazione è un lavoro simile a quello dei traduttori, con una decodificazione che deve rendere fruibile il testo. E’ interessante come ad un certo punto del Saggio si parli della stessa parola ripetuta identica per tre volte e la domanda che ci si pone è perché non utilizzare dei sinonimi, probabilmente la ripetizione ossessiva ha essa stessa un suo significato ed un rilievo che le va assegnato. Allo stesso modo anche nella musica si deve partire dal testo, tutto ha una ragione, un crescendo, un piano e quindi va reso in funzione espressiva, ancora di più nella musica che è espressione dei sentimenti umani. Il musicista è come l’attore, deve entrare nella parte e comunicare emozioni avendo rispetto per il testo. Al Busoni,come in tutti i concorsi, accade sempre che venga eliminato qualcuno pur avendo delle buone caratteristiche. - Trova che in Italia chi decide di intraprendere la strada musicale sia penalizzato rispetto chi studia all’estero? Si, in Italia si è più penalizzati. Io insegnando al Mozarteum di Salisburgo e tenendo Masterclass all’estero noto che in Italia non mancano i buoni Maestri ma le strutture a sostegno degli allievi. Tanti ragazzi che si sono diplomati a Fiesole hanno studiato poi all’estero, alcuni di loro volevano dedicarsi all’insegnamento. In Italia chi si specializza in didattica non è detto che trovi un lavoro inerente ai suoi studi, in Svizzera ad esempio questo è automatico. All’estero ci sono più possibilità di studiare nelle strutture mentre si frequentano i Conservatori, in Italia non sempre, così come non è sempre possibile suonare in orchestra o in formazioni cameristiche. Un mio allievo che aveva la passione della direzione d’orchestra si è recato a Londra a studiare musica da camera ed ha avuto la possibilità di suonare osservando i grandi direttori d’orchestra, con un concorso è diventato assistente di Pappano al Covent Garden, ora è a Berlino assieme a Baremboim ed è stato chiamato a dirigere I due Foscari alla Scala due ore prima della scena quando Michele Mariotti diede forfait. In Italia mancano queste strutture che diano possibilità ai giovani. Vincenza Caserta
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