Intervista a Claudia Irene Tessaro, per gli Amici della Musica "Giorgio Vianello" Stampa

 

Subito dopo il Concerto a Palazzo Roberti abbiamo deciso di intervistare il giovane talento emergente del violino Claudia Irene Tessaro ed il pianista Pierluigi Piran. Ci troviamo davanti ad una ragazzina timida che fino a pochi attimi prima ci ha meravigliati con la sua grande maturità musicale, oltre che con un virtuosismo ben dosato, incalziamo subito con le domande:

E’ un programma impegnativo e particolare quello proposto questa sera al pubblico bassanese, a cosa è dovuta una scelta così ardita?
Ci sembra giusto dare spazio al quadro della cultura musicale del Novecento, attraverso i compositori che lo hanno caratterizzato, così diversi tra loro e provenienti da Nazioni diverse, proprio per dare una visione globale delle idee musicali in Italia, Germania, Francia, Russia.

La Sonata di Ravel è un banco di prova per un duo di musica da camera, abbiamo moltissime interpretazioni che documentano idee differenti su questo brano, di così difficile esecuzione. Quali sono gli interpreti che vi hanno influenzato maggiormente nell’affrontarlo?
Sicuramente ci sono molte versioni diverse, è importante ascoltare però riuscire a crearsi un’idea personale del brano, è quello che abbiamo fatto, magari prendendo spunti diversi dalle interpretazioni.

Claudia Irene, cosa Le piacerebbe fare, adesso che  inizia a prendere confidenza con il mondo concertistico?
Sicuramente continuare gli studi, a Bologna e magari anche all’estero, ad esempio all’Università di Berlino.

Lei ha studiato con diversi Maestri illustri, tra i quali anche Accardo, ma chi tra loro ha influito maggiormente sulla Sua formazione artistica?
Ognuno tra gli insegnanti con cui ho studiato mi ha lasciato qualche importante insegnamento, anche nelle Masterclass oltre che nei corsi, quello che ha più influito nella mia formazione è stato Cristiano Rossi.

Quali sono gli autori che preferisce suonare?
Mi piace suonare tutto, quelli che prediligo sono Petrassi ed Hindemith.

Il vostro duo è molto affiatato, è da molto che è nato questo sodalizio artistico?
Da circa un anno.

Quale tipo di repertorio preferite affrontare?
Ci piace variare molto, oltre agli autori del Novecento suoniamo volentieri anche i Romantici, di recente abbiamo proposto Schumann ad un Concerto e ci piace proporre anche Beethoven.

Vincenza Caserta
Ufficio stampa degli Amici della musica “Giorgio Vianello”

Ultimo aggiornamento Domenica 16 Marzo 2014 08:54