Applausi per l'esecuzione di Antonio Di Dedda lo scorso 17 novembre Stampa
Venerdì 21 Ottobre 2011 00:00

 

Il 17 novembre è salito sul palcoscenico del Teatro Remondini il giovane (19 anni) pianista ANTONIO DI DEDDA. Il programma presentato è stato accattivante e vario, capace di mettere in luce le qualità di pianista eclettico, studioso di tutte le epoche musicali, capace di approfondire la composizione per darne una sua interpretazione quanto più esente da pecche. Un esecutore assai preciso, con una padronanza della tastiera quale si riscontra nei grandi interpreti; un’estrema compostezza nell’affrontare anche i passaggi più impegnativi, tale da creare nello spettatore l’impressione che le sue mani sapessero muoversi con l’agilità, la scioltezza e la sensibilità richiesta dai vari spartiti, quasi indipendentemente dalla sua volontà.

Abbiamo così sentito una Toccata di Bach molto precisa e limpida, la Sonata in sol op. 14 n. 2 di Beethoven ricca di raffinati arabeschi e l’op. 14  di Prokofjev dominata senza batter ciglio nelle sue temibili asperità tecniche. E forse questo suo atteggiamento ha reso leggermente più fredda l’esecuzione della bellissima Ballata n. 2 in fa magg. di Chopin: ma è un piccolo difetto che il giovane foggiano potrà facilmente superare, maturando nello studio e nell’approfondimento. Molti gli applausi da parte del pubblico assai numeroso e due bis a grande richiesta: una sua improvvisazione su una nota canzone e un facile (all’ascolto, naturalmente), aereo valzer di Ciajkovskij. Attendiamo il prossimo spettacolo del 15 dicembre con il Gruppo Strumentale NOTTE SINFONICA VENEZIANA e le sue otto stagioni: Le quattro – notissime - di Vivaldi (particolarità: il gruppo si presenta in costume settecentesco), seguite dalle altre quattro – meno note, ma ugualmente attraenti e dai ritmi sudamericani (argentini, per la precisione) – di Piazzolla.